Il 26 marzo si è tenuta la terza lezione di yoga esperienziale con Massimo Provasi.
Ecco alcuni spunti per ripercorrere e meditare su quanto si è detto nel corso di questo percorso.
Corpo, mente e spirito.
Questo percorso è cominciato in gennaio con la prima lezione, in cui abbiamo imparato che corpo, mente e spirito devono essere equilibrati, come se si trovassero sui lati di un triangolo equilatero.
Per trovare una felicità vera, non effimera, occorre che questi tre elementi siano in perfetto equilibrio.
Non dobbiamo essere senza controllo perché è il controllo che ci avvicina alla natura.
Lo yoga ci aiuta a trovare l'equilibrio del corpo; la meditazione ci aiuta a trovare l'equilibrio della mente.
Dobbiamo imparare a controllare il nostro pensiero, a svincolarlo dalla contingenza e a renderlo libero di scegliere.
La psiche.
Se pensiamo al nostro quotidiano, possiamo immaginare che sia una casa composta da un piano oggettivo del conscio e da un piano soggettivo del subconscio.
Orientare la mente è un esercizio che ci permette di vivere e sperimentare livelli al di fuori della realtà.
La mente funziona per immagini e agganci: non distingue tra sogno e realtà, tra cosa immaginata e vissuta.
Noi abbiamo il potere di creare una realtà immaginata in cui abbiamo un potere infinito per poter sperimentare situazioni che dobbiamo affrontare: abbiamo la possibilità di prepararci a ciò che ci aspetta nella realtà, essere pronti ad affrontarla sapendo cosa siamo in grado di fare e creare progetti da realizzare.
Le lezioni di questo percorso ci guidano in questo processo.
Ecco due immagini dall'ultima lezione:
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